Il restauro della Chiesetta della
Madonna della Salute di Silea (TV) ha carattere di manutenzione, consistente sostanzialmente nella riparazione di alcuni elementi e nella pulitura generale.
L'edificio è stato oggetto di un importante intervento una ventina scarsa di anni fa ed ha poi avuto nel corso del tempo alcune manutenzioni minori, ad opera soprattutto di volontari, e necessita di una manutenzione per una serie articolata di degradi localizzati. La necessità più evidente riguarda una pulizia generale delle superfici interessate da accumulo di particellato atmosferico e gas di scarico delle automobili. I manufatti in cementizio e le zone esposte a nord hanno sviluppato intense patine biodeteriogene di alghe e licheni. In particolare la parete a nord, che fiancheggia la strada, le sculture e la cimasa del frontone e la muretta di recinzione del sagrato. Vi sono importanti erosioni localizzate (in particolare su abside e sagrestia) derivanti da attacchi di volatili che beccolano l'intonaco per ricavarne il calcio. Altre zone di decoesione si trovano lungo l'abside e nella parte inferiore dell'edificio dove si riscontra umidità di risalita, presente nonostante sia stato ricavato lungo il perimetro dell'edificio un canale di drenaggio che sicuramente contribuisce in modo determinante a limitare il fenomeno ma non ad eliminarlo del tutto. Si constata anche la presenza, sempre localizzata, di fessurazioni e di alcuni di stacchi del tonachino dal sottofondo di cocciopesto. Sul fronte si segnalano alcune fessurazioni sul portone ligneo di ingresso.
INTERVENTO PROPOSTO
Lo schema generale del lavoro è il seguente. Bonifica preliminare e generale di tutte le superfici da microflora infestante mediante applicazione di biocida ad ampio spettro a base di ammonio quaternario e ottoisotiazolinone (OIT) in almeno due cicli con risciacquo e rimozione dei residui inattivi. Ripristino dell'adesione del tonachino al fondo di cocciopesto mediante infiltrazione di maltina fluida adesiva priva di sali. Consolidamento di aree con semplice decoesione mediante applicazione localizzata di etilsilicato per materiali silicatici e diammonio difosfato per quelli carbonatici. Pulitura generale mediante lavaggi con carbonati e risciacquo finale. Sigillatura delle fessurazioni e ripristino delle parti mancanti (lacune, sbrecciature, modanature in rilievo, parti di intonaco mancanti, ecc) mediante impasti di composizione coerente con l'originale per colore e granulometria. Integrazione di eventuali squilibri cromatici con velature di polimento secondo ricetta tradizionale a base di calce, polveri di marmo a setacciatura fine, pigmenti puri - in percentuali e tonalità da determinare su campione.
Applicazione di protettivo finale a base di sol-gel di silice (Siox). A differenza delle resine silossaniche tradizionali, questo trattamento ha compatibilità maggiore con i materiali, essendo esso stesso un prodotto minerale, ha efficacia protettiva maggiore e non richiede manutenzione futura. Riguardo al fenomeno dell'umidità di risalita, si propone di sostituire l'attuale manto d’intonaco almeno per l'altezza della zoccolatura, mediante malte macroporose la cui funzione si aggiunga a quella dello scannafosso presente. Da eseguirsi secondo le istruzioni tecniche fornite dal produttore ed eventuale coloritura secondo indicazioni della DLL.
Per eventuali donazioni:
Intestazione c/c: Parrocchia San Michele Arcangelo Silea
Codice IBAN: IT 38 R 08749 62100 000000473769